In sintesi, quando una banca danese concede un mutuo ipotecario, deve al contempo emettere sul mercato obbligazioni di valore equivalente a quello del prestito concesso e che abbiano durata e piano di rimborso identici, come accade per il modello statunitense. Contrariamente però al sistema americano, la banca danese rimane responsabile delle obbligazioni emesse per tutta la durata dell’ammortamento del prestito; inoltre, in Danimarca il mutuatario può comprare questi bond e usarli per estinguere o comunque abbassare il proprio debito.
Questa opzione diventa conveniente quando l’aumento dei tassi di interesse o la diminuzione dei prezzi delle case permette di ottenere le obbligazioni a prezzi scontati: il valore della casa e le obbligazioni ancorate all’ipoteca che grava sulla casa tendono infatti a muoversi nella stessa direzione; di conseguenza, in un periodo (come quello attuale) in cui i prezzi medi delle abitazioni diminuiscono, la cifra che il mutuatario deve spendere per saldare il proprio debito diminuisce perché anche il prezzo dei bond è calato di pari passo
Leggendo qua e là sulle versioni online di svariati quotidiani esteri (soprattutto uk e usa), ho scoperto che diversi paesi hanno preso o stanno prendendo in considerazione il modello di prestito danese come alternativa per risolvere la crisi dei mutui
Qualcuno di voi sa se ne hanno discusso anche in Italia?
