Sollievo sulle rate dei mutui
Dopo il vertiginoso aumento dell’Euribor nella seconda metà del 2007, i tassi (quelli in base al quale viene appunto determinata la rata dei prestiti variabili) si sono progressivamente sgonfiati fino a tornare vicini ai livelli pre-crisi subprime consentendo ai possessori di un mutuo a tasso variabile di tirare finalmente un sospiro di sollievo.
Il tasso interbancario a un mese (base 360) è sceso dal 4,95%, toccato il 12 dicembre, fino a un 4,17%, valore sostanzialmente quasi allineato al costo del denaro che la Banca centrale europea mantiene ancorato al 4 per cento.
La riduzione del tasso interbancario ha parallelamente influenzato anche l’Euribor a 3 e 6 mesi, che sono il riferimento in base al quale viene appunto determinata la rata dei prestiti variabili, scesi entrambi al 4,29% da valori prossimi al 5 per cento.
La discesa dei tassi Euribor a 3 e 6 mesi, utilizzati come riferimento per calcolare le indicizzazioni dei mutui a tasso variabile, significano per i mutuatari italiani un alleggerimento medio della rata attorno al 5% a partire dal mese di febbraio (o dai mesi successivi, se l'aggiornamento dovesse essere trimestrale e non mensile).
Il tasso medio dell'Euribor a un mese a gennaio è sceso infatti al 4,20% rispetto al 4,71% registrato a dicembre, questo significa che se si prende come esempio un finanziamento a tasso variabile da 130mila euro acceso nel settembre 2005 (prima cioè che la Bce iniziasse ad aumentare i tassi) con durata a 30 anni si avrà un risparmio sulla rata del 6,5%, riducendola così a 771 euro da 824 euro iniziali.
Per le durate a 20 anni si può stimare un risparmio sulla rata del 5,1% riducendola a 934 euro da 985 euro iniziali.
Tassi inizia la discesa - Febbraio '08
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