Un saluto a tutti.
Vi espongo il mio dubbio: ho sottoscritto un contratto libero in cui una clausola prevede da parte del conduttore il sostenere un costo di 500€ al momento dell'uscita dall'appartamento, a titolo forfettario, per la tinteggiatura e la pulizia, che saranno effettuate da imprese di fiducia note al proprietario.
La clausola mi puzza un po', poichè stimo la spesa di 100-200€ inferiore (trattasi di piccolo trilocale di 55mq), ed ho l'impressione che per il proprietario si configurerà un guadagno in nero, poichè nella clausola nulla è detto riguardo alla necessità da parte sua di fornire alcuna fattura.
Ravvedete irregolarità?
Grazie,
Sandro.
Spese di uscita a forfait (pulizie e tinteggiatura)
Mi rispondo da solo
Ho trovato questa pagina: http://www.espertorisponde.ilsole24ore. ... 091130.php
E in particolare:
Secondo una sentenza del Tribunale di Firenze dell'8 marzo 2007, per esempio, «se in un contratto di locazione abitativa si pattuisce una clausola di forfetizzazione degli oneri accessori a carico del conduttore in aggiunta al canone propriamente detto, l'importo pattuito resta invariabile ed è indifferente alla effettiva entità e all'esistenza degli oneri, senza che possa configurarsi a carico del locatore l'onere di dimostrare e documentare l'entità degli oneri, e anche nel caso che questi non siano stati effettivamente sostenuti, e senza che possa ritenersi attribuita al conduttore la facoltà di dimostrare che le spese sono state inferiori al forfait, o non sono state effettuate».
A me pare un ottimo modo per frodare il fisco...Vale anche per le spese condominiali, così si può maggiorare di un 20% il canone con un fantomatico e indiscutibile forfait di spesa mensile e voilat!
Forse quando la cosa dilagherà arriverà una sentenza più sensata...
E in particolare:
Secondo una sentenza del Tribunale di Firenze dell'8 marzo 2007, per esempio, «se in un contratto di locazione abitativa si pattuisce una clausola di forfetizzazione degli oneri accessori a carico del conduttore in aggiunta al canone propriamente detto, l'importo pattuito resta invariabile ed è indifferente alla effettiva entità e all'esistenza degli oneri, senza che possa configurarsi a carico del locatore l'onere di dimostrare e documentare l'entità degli oneri, e anche nel caso che questi non siano stati effettivamente sostenuti, e senza che possa ritenersi attribuita al conduttore la facoltà di dimostrare che le spese sono state inferiori al forfait, o non sono state effettuate».
A me pare un ottimo modo per frodare il fisco...Vale anche per le spese condominiali, così si può maggiorare di un 20% il canone con un fantomatico e indiscutibile forfait di spesa mensile e voilat!
Forse quando la cosa dilagherà arriverà una sentenza più sensata...
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