Ciao a tutti,
la scorsa estate ho acquistato una villetta a schiera in costruzione pagando subito un terzo del capitale e programmando il saldo al rogito.
Da contratto la casa doveva essermi consegnata a fine marzo ma questa scadenza era fissata in sicurezza infatti sia costruttore sia agenzia immobiliare erano convinti di farcela per gennaio o febbraio.
Ora siamo a maggio e la casa è ancora lontana dall'essere finita perchè da ottobre a febbraio l'impresa non ha quasi mai lavorato.
L'ingegnere mi dice di star lavorando per fine giugno ma è materialmente impossibile anche perchè il cantiere continua ad essere poco frequentato.
Sul preliminare non si parla di penalità ma c'è scritto che l'immobile sarà consegnato entro il 31/03 salvo cause di forza maggiore.
Ora, lo stesso ingegnere ha ammesso che non c'è nessuna causa di forza maggiore bensì che è per lui difficile coordinare i diversi fornitori e aziende.
Visto che il ritardo mi ha causato, e continua a farlo, diversi disagi e costi, vorrei ritrattare il costo finale. Ciò che vi chiedo è semplice: il costruttore doveva avvisarmi in maniera ufficiale del ritardo se ci fossero state cause di forza maggiore o può farlo anche a posteriori? Ho potere di rescindere il contratto?
Grazie in anticipo!
Rescindere da un preliminare
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- Iscritto il: mer gen 31, 2007 6:00 pm
ciao Stefane e benvenuto nel forum-immobiliare,
il discorso delle cause di forza maggiore lascia aperte molte porte , attraverso le quali è facile districarsi in cavilli più o meno legali.
se nel preliminare non è specificato nulla in merito alla possibilità di rescindere dal contratto , puoi pensare di agire tramite una diffida ad adempiere.
le cose migliori da fare sono 2:
1) sedersi a tavolino col costruttore e trovare una soluzione amichevole che soddisfi entrambi.
2) se il punto 1 non porta a nulla, il secondo consiglio è quello di rivolgersi ad un legale esperto in materia immobiliare e capire , carte alla mano, come muoversi.
in bocca al lupo.
ciao ciao
il discorso delle cause di forza maggiore lascia aperte molte porte , attraverso le quali è facile districarsi in cavilli più o meno legali.
se nel preliminare non è specificato nulla in merito alla possibilità di rescindere dal contratto , puoi pensare di agire tramite una diffida ad adempiere.
le cose migliori da fare sono 2:
1) sedersi a tavolino col costruttore e trovare una soluzione amichevole che soddisfi entrambi.
2) se il punto 1 non porta a nulla, il secondo consiglio è quello di rivolgersi ad un legale esperto in materia immobiliare e capire , carte alla mano, come muoversi.
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