Gentile Geom.,
mio figlio ha acquistato un appartamento in un nuovo stabile con quattro proprietari ma con otto appartamenti (5 affittati e tre abitati da proprietari).
Occorre nominare un amministratore?
Approfitto della presente per augurarle felici festività.
Sandro
Quando si deve nominare un amministratore di condominio?
Moderatore: geomterracciano
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- Iscritto il: lun mag 21, 2007 4:27 pm
Caro Sandro, buonasera e auguri di Sante Feste anche a lei.
In pratica il condominio ove suo figlio ha acquistato l'unità immobiliare è formato da 4 condomini (1 proprietario di 5 unità, più suo figlio + altri due ), per cui l'art. 1129 del codice civile non prevede l'obbligo di nomina dell'amministratore, prevede, invece, che la formalizzazione del condominio avvenga a tutti gli effetti di legge, che il condominio abbia il suo codice fiscale e che si attenga a tutta la normativa vigente, per cui il controsenso consiste proprio in questo:
Non è obbligatorio nominare l'amministratore, ma è obbligatorio che al suo interno il condominio operi in maniera corretta dal punto di vista civile-contabile-fiscale-amministrativo e gestionale, per cui è ipotizzabile che venga comunque nominato un condomino interno o un amministratore esterno per il disbrigo di tutte le pratiche, a meno che non si voglia agire tutti assieme indistintamente.
Così si andrebbe verso anarchia da una parte e caos dall'altra, perchè il primo condomino dei 4 che si dovesse svegliare prima la mattino, detterebbe le sue leggi e non quelle del codice civile.
Quindi è indispensabile che uno dei quattro venga riconosciuto amministratore dagli altri 3, oppure optare per un vero amministratore.
Buon senso e logica razionale devono prevalere, diversamente si potrà ricorrere al giudice per la nomina dell'amministratore giudiziario.
Saluti cordiali
geom. Oreste Terracciano
In pratica il condominio ove suo figlio ha acquistato l'unità immobiliare è formato da 4 condomini (1 proprietario di 5 unità, più suo figlio + altri due ), per cui l'art. 1129 del codice civile non prevede l'obbligo di nomina dell'amministratore, prevede, invece, che la formalizzazione del condominio avvenga a tutti gli effetti di legge, che il condominio abbia il suo codice fiscale e che si attenga a tutta la normativa vigente, per cui il controsenso consiste proprio in questo:
Non è obbligatorio nominare l'amministratore, ma è obbligatorio che al suo interno il condominio operi in maniera corretta dal punto di vista civile-contabile-fiscale-amministrativo e gestionale, per cui è ipotizzabile che venga comunque nominato un condomino interno o un amministratore esterno per il disbrigo di tutte le pratiche, a meno che non si voglia agire tutti assieme indistintamente.
Così si andrebbe verso anarchia da una parte e caos dall'altra, perchè il primo condomino dei 4 che si dovesse svegliare prima la mattino, detterebbe le sue leggi e non quelle del codice civile.
Quindi è indispensabile che uno dei quattro venga riconosciuto amministratore dagli altri 3, oppure optare per un vero amministratore.
Buon senso e logica razionale devono prevalere, diversamente si potrà ricorrere al giudice per la nomina dell'amministratore giudiziario.
Saluti cordiali
geom. Oreste Terracciano
Gent.mo geom.,
mi correggo perchè mi sono espresso male.
L'art. 1126 del c.c. parla che non si superino i 4 condomini per non nominare un amministratore.
Ma questi 4 condomini devono essere proprietari degli appartamenti ed abitarci o anche affittuari di appartamenti i cui proprietari abitano altrove?
Carissimi saluti
Sandro
mi correggo perchè mi sono espresso male.
L'art. 1126 del c.c. parla che non si superino i 4 condomini per non nominare un amministratore.
Ma questi 4 condomini devono essere proprietari degli appartamenti ed abitarci o anche affittuari di appartamenti i cui proprietari abitano altrove?
Carissimi saluti
Sandro
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...intanto è l'art. 1129 del codice civile e non il 1126, ci deve essere stata una svista.
Quando si parla di condominio, è chiaro il riferimento ai proprietari e non agli inquilini, questi ultimi hanno rapporti con i locatori, non con il condominio.
Il riferimento ai proprietari, poi, prescinde dal fatto se hanno la residenza nel condominio o fuori dallo stesso perchè le loro case sono state date in locazione, sono loro i CONDOMINI e con loro bisogna dialogare a livello condomiale.
Nel caso di proprietari non abitanti nel condominio, bisognerà dialogare con loro a mezzo lettere raccomandate, telefonate ed altri mezzi consentiti, di sicuro chi sarà nominato amministratore saprà come agire.
Saluti cordiali Sandro
Quando si parla di condominio, è chiaro il riferimento ai proprietari e non agli inquilini, questi ultimi hanno rapporti con i locatori, non con il condominio.
Il riferimento ai proprietari, poi, prescinde dal fatto se hanno la residenza nel condominio o fuori dallo stesso perchè le loro case sono state date in locazione, sono loro i CONDOMINI e con loro bisogna dialogare a livello condomiale.
Nel caso di proprietari non abitanti nel condominio, bisognerà dialogare con loro a mezzo lettere raccomandate, telefonate ed altri mezzi consentiti, di sicuro chi sarà nominato amministratore saprà come agire.
Saluti cordiali Sandro
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