proprietà comuni condominiali

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Moderatore: geomterracciano

aghi
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proprietà comuni condominiali

Messaggioda aghi » ven apr 16, 2010 2:53 pm

Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum e cerco un parere:
ho una casa su due piani: un quinto piano mansardato e una soprelevazione. Il quinto piano era diviso in 4 unità abitative usate a suo tempo come monolocali ai quali si accedeva da un corridoio (coperto - non balcone) comune, in pratica le 4 unità occupano tutta l'ala dello stabile. Già possedevo 3 unità collegate da scala interna al 6° piano, ora ho acquisito anche l'ultima e vorrei sapere se, essendo io l'unico fruitore di qusta ala dello stabile, posso inglobare anche il corridoio installando una porta al suo inizio, in modo da avere coerenza tra le varie parti acquisite.
Il regolamento di condominio cita come proprietà comune e indivisibile:" suolo su cui sorge l'edificio, fondazioni, muri maestri, tetto, scale, andito pedonale d'ingresso e quelli di disimpegno, tute l parti necessarie all'uso comune (omissis)"
Non essendo più il corridoio necessario all'uso comune posso considerarlo come di uso privato ? Devo ricalcolare i millesimi?
Nel caso posso allegare delle piantine.
Si tenga presente che in questo stabile del 1866, sito nel centro di Torino, sono già stati "inglobati" dei corridoi analoghi nel corso degli anni, infatti sulle piante condominiali risulta la dicitura "disimpegno comune".
In attesa di un parere saluto tuti cordialmente.
Aghi
aghi

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » ven apr 16, 2010 8:47 pm

Egregio signor Aghemo, buonasera.
Ho la visione esatta di ciò che lei ha abilmente e correttamente esposto nella sua descrizione, per cui il suo ragionamento di accorpamento VIRTUALE, POTENZIALE è reale se si parte dal concetto di logica razionale, anche perchè non ci sarebbe alcun motivo di utilizzo da parte degli altri condomini, ritengo, inoltre, che non influisca nella maniera più concreta sui valori millesimali, quindi la sua è una preoccupazione eccessiva.
I pianerottoli, i disimpegni, per natura sono definiti comuni, infatti lei non lo sta incorporando nella sua proprietà lo sta solamente rendendo più ""riservato"".
Più che una porta, la quale lo renderebbe completamente di proprietà ESCLUSIVA, opterei per una porta a vetri, comunque se lei mi dice che altri, nell'arco degli anni, hanno attuato la stessa modifica, allora non ci pensi su due volta e lo faccia a prescindere.
Cordiali saluti
Geom. Oreste TERRACCIANO


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