Vorrei sapere se sono ammesse, a parità di benefici fiscali, “personalizzazioni” del contratto a “canone concordato” rispetto allo schema-tipo oggetto dell’accordo territoriale nel comune di Roma tra associazioni degli inquilini e dei proprietari, ad esempio nelle parti che disciplinano: a) gli oneri accessori, che verrebbero pagati dal locatore a prescindere dalla prevista tabella di “ripartizione”, in quanto il canone concordato sarebbe contrattualmente definito come comprensivo, in via forfettaria dei medesimi oneri accessori; b) la partecipazione e il voto alle assemblee condominiali, che verrebbe riservata al locatore; c) altri aspetti quali l’introduzione di previsioni per il ripristino, a fine locazione, delle condizioni iniziali dell’appartamento (tinteggiatura ecc.).
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione.
modifiche al contratto a "canone concordato"
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