Disdetta contratto su contratto già disdetto dalla Proprietà

Competenza spese, adeguamento ISTAT, affitto in nero, danni al rilascio, restituzione cauzione, aumento canone, inquilino moroso, bolli su ricevute, conformità impianti, vendita immobile occupato
riccardo2009
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Disdetta contratto su contratto già disdetto dalla Proprietà

Messaggioda riccardo2009 » lun nov 02, 2009 4:15 pm

Buongiorno a tutti,
Vivo in un appartamento con contratto di affitto 3 + 2 anni; a Marzo di questo anno la proprietaria mi invia lettera di disdetta di contratto in quanto è intenzionata a vendere l'appartamento (al solo scopo di racimolare soldi).
Ora, chi legge in questo forum e qualunque altra persona come minimo informata sul modo di vivere in questa bella Italia sa benissimo che trovare un'altra casa in affitto non è certo un'operazione semplice, che ovviamente deve essere condotta con ampio anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, che naturale non è più vista la già avvenuta disdetta causa vendita.
Con ciò voglio dire che se un contratto viene disdetto dalla proprietà è intanto evidente che almeno 3 mesi del suo utilizzo sono viziati dal fatto che l'affittuario è costretto a smobilitare, di fatto a rendere un cantiere la propria casa; inoltre si innesca una quantità non indifferente di spese (per citarne alcune la rimozione di una cucina di un certo valore e le successive modifiche per una nuova installazione, il trasloco, l'apertura di nuovi contratti luce, gas, telefono etc) cui nessun contratto tiene conto ma che però esistono.
Nessuno scrivente di questo forum si lamenta in tal senso, non c'è nessuna casistica che tratti il rapporto proprietario inquilino in quest'ottica benchè perfettamente attinente alla materia, qui esistono evidentemente degli affittuari entità virtuali che quando lasciano la casa per disdetta dei proprietari semplicemente svaniscono...
Fatta questa premessa continuo nel mio caso, la scorsa settimana, a un anno dalla "naturale" scadenza del contratto, trovo attraverso un'agenzia, un appartamento adatto alle mie necessità.
E' ovvio che non posso chiedere al proprietario (del nuovo appartamento) di attendere un anno prima del pagamento dell'affitto anche perchè il secondo della fila per l'acquisizione ne avrebbe approfittato.
Così ho firmato il contratto e ora mi trovo ad affrontare la Signora Proprietaria alla quale intendo consegnare le chiavi fra 3 mesi.
Faccio presente che la Proprietaria ha in tasca 3 mesi di cauzione esenti interessi.
Sotto il profilo "formale" la cessazione di un contratto con comunicazione a 3 mesi (e non a 6 come da mie carte) costituisca inadempienza ma è anche vero che questa storiella al sottoscritto costerà, fra traslochi, modifiche cucina, contratti e non ultimo la parcella per l'Agenzia, circa 10.000 (diecimila) euro; c'è qualche partecipante a questo forum che si rende conto anche di questa "formalità"?
Ora il nocciolo del problema sono le 3 mensilità in mano alla Proprietaria, la quale avrebbe il "diritto" di trattenersele in quanto il sottoscritto inadempiente quanto a termini temporali di comunicazione di uscita appartamento.
Vorrei chiedere a questo Forum quale delle seguenti strade dovrei percorrere:
1 - Mettere nell'ex mio appartamento una famiglia di Turchi (cioè gente originaria di Istambul in Turchia) i quali pagheranno l'affitto alla proprietaria, in pratica per il tempo che vorranno loro, sicuramente anche dopo la scadenza del contratto;
2 - Non pagare più niente e non provvedere a niente di niente per la rimessa in stato d'uso della casa (i 3 mesi di cauzione diventano 3 mesi di affitto)
3 - Accordo scritto con la quale la proprietaria ricononosce lo stato delle cose e comunque la mia buona fede, tenuto conto della difficoltà di reperire un appartamento in affitto, si impegna a restituirmi la caparra a consegna chiavi, previa verifica dello stato originario dell'appartamento (dubito fortemente); peraltro la resa dell'appartamento in anticipo da la possibilità alla Proprietà di venderlo con a disposizione 10 mesi..
4 - Proposte del forum, esclusa quella di perdere 3 mensilità.

Ringrazio anticipatamente i coordinatori del Forum per la loro opera svolta con competenza e dello stesso forum saluto tutti gli affittuari, così spensierati e bravi a sottovalutare tutti gli aspetti reali collegati alla cessazione di un contratto d'affitto.

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » lun nov 02, 2009 6:07 pm

Riccardo, buonasera.
Non ha specificato se la disdetta è stata attuata al compimento del primo triennio o al compimento del secono biennio, ovvero alla sua naturale scadenza per decorrenza dei termini contrattuali.
Devo ritenere che si tratta dei fatidici 3+2, ovvero dopo i 5 anni, visto che lei parla di naturale scadenza.
Le sue considerazioni, anche se sacrosante, sono dettate più dalla rabbia che dalla natura del contratto stipulato, perchè, in buona sostanza, lei era consapevole di firmare un contratto a canone agevolato 3+2 e non uno di libera locazione abitativa denominato 4+4 che le avrebbe dato certamente più ampio respiro e maggiori garanzie.
I contratti di locazione a canone agevolato, il suo naturalmente, devono essere obbligatoriamente CONFORMI al contratto tipo NAZIONALE pubblicato in Gazzetta Ufficiale e prevedono agevolazioni fiscali sia per il locatore che per l'inquilino, pertanto ogni patto contrario alla legge è NULLO.
I patti sottoscritti devono essere rispettati da entrambe le parti, per cui le sue ipotetiche soluzioni hanno solo una valenza unilaterale che non trova riscontro nei canoni contrattuali, per cui è diffcile esprimersi in merito e consigliare questa o quella soluzione.
La soluzione migliore la può trovare dialogando con il locatore in maniera molto pacata cercando una via di mezzo che possa soddisfare le esigenze di entrambi.
Cordiali saluti


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