diritto di superficie

[camilla25]

ciao a tutti,
volevo chiedere un consiglio.
Tra circa un mese acquisterò una casa costruita con la legge 167 diritto di superficie e leggendo i vari forum sembra che essendo stato costruito l'immobile con quelle agevolazioni, ogni qualvolta venga venduto bisogna andare in comune e farsi fare il calcolo a quanto si può vendere l'appartamento.
Il mio notaio si sta informando su questa cosa (anche per evitare di pagare un immobile più del valore di legge possibile) ma chiedendo lumi all'agenzia immobiliare che cura la compravendita mi dice che la legge non c'è più e che molti notai tirano fuori questa cosa per poi verificare che non è più valida.
Cosa posso fare per evitare di pagare una casa ( nello specifico 250.000 euro) con il rischio che può essere venduta massimo a 200.000 euro in base a queste tabelle del comune?
Mi posso fidare dell'agenzia? Tutto ciò premesso che il notaio mi dice che questa cosa non crea nessuna opposizione alla compravendita, solo che se esistesse questa legge il mio contratto di compravendita potrebbe essere nullo o potrei avere lo stesso problema io nel rivendere l'appartamento in seguito.
Cosa mi consigliate?
grazie

[ilmigliore]

ciao e benvenuto,

il diritto di superficie prevede che l'acquirente abbia i requisiti soggettivi per l'assegnazione di questi immobili e che il venditore faccia richiesta , negli appositi uffici del comune, di autorizzazione alla vendita con conseguente calcolo del prezzo di cessione.

potrebbe essere che il comune dove è la casa abbia deciso di dare la possibilità agli assegnatari di riscattare il diritto di superficie, pagando una certa somma.

potrebbe anche essere che , nonostante la riscossione, i vincoli continuino ad esistere per tot anni.

la cosa migliore che puoi fare è recarti in comune e , con una copia del rogito alla mano, chiedere spiegazioni.

solo loro possono darti certezza.

ciao

[bruz]

ciao a tutti. Dai post precedenti ho capito che Camilla25 parla di una casa nel comune di Roma.
Ebbene a quanto mi risulta il comune di Roma non fornisce alcun "tariffario" o "prezziario" per le case costruite in edlilizia economica e popolare (ex legge 167/90), tanto che nel mercato romano sono soggette a libera contrattazione anche gli immobili in diritto di superficie, i quali hanno un costo inferiore a quelli in piena proprietà nell'ordine del 2-5% in media.
Aspetta l'esito della verifica notarile, ma comunque stai tranquilla, non avrai alcuna difficoltà nè rischio di sorta nella rivendita.

ciao

[lgio002]

ciao a tutti. Dai post precedenti ho capito che Camilla25 parla di una casa nel comune di Roma.
Ebbene a quanto mi risulta il comune di Roma non fornisce alcun "tariffario" o "prezziario" per le case costruite in edlilizia economica e popolare (ex legge 167/90), tanto che nel mercato romano sono soggette a libera contrattazione anche gli immobili in diritto di superficie, i quali hanno un costo inferiore a quelli in piena proprietà nell'ordine del 2-5% in media.
Aspetta l'esito della verifica notarile, ma comunque stai tranquilla, non avrai alcuna difficoltà nè rischio di sorta nella rivendita.
ciao

Ti dico la mia anche perché ho un pò d'esperienza in materia.

Un anno fa ho messo in vendita il mio appartamento costruito con legge 167 la quale però non é propriamente la legge di riferimento bensì lo é nello specifico l'art. 35 della legge 865/71 che nei commi 15-16-17-18-19 sancisce criteri e vincoli al quale ci si deve attenere per poter rivendere. Praticamente questi commi dicono per somme linee che:

a) puoi vendere dopo 10 anni ma a prezzo convenzionato più aggiornamento ISTAT;
b) se vuoi vendere prima dei 10 anni devono essere intercorsi gravi motivi del tipo aggiunta di 2 unità nel nucleo familiare, acquisto di un'altra casa a più di 50 km di distanza ecc, ma sempre a prezzo convenzionato più ISTAT

ovvero in questa fattispecie sei fregato! La rivendita non potrà assolutamente avvenire a prezzi di mercato!

Una successiva legge però e precisamente la 17 febbraio 1992, n. 179 negli articoli 20 e 23 abroga i commi 15-16-17-18-19 della 865/71 art 35 rendendo praticamente nulli quei criteri stabilendone altri:

a) si può rivendere casa dopo 5 anni e a prezzo di mercato.

Attenzione però perché questa legge va applicata solo agli immobili successivi a questa legge mentre per tutti gli altri restano i vincoli imposti dalla 865/71 art. 35

Detto questo ti dico subito che non é vero che il Comune di Roma non ha un prezzario o meglio non é proprio un prezzario ma ciò di cui parli tu é la richiesta di conoscere il prezzo massimo di cessione che viene ricostruito sulla scorta della convenzione edilizia che il costruttore stipulò con il comune all'epoca dell'esproprio dei terreni. Questo documento é ottenibile presso la IX circoscrizione in un apposito ufficio che fa solo questo.

Ti spiego i motivi della ex 167 ora 865/71, immagina che un privato abbia dei terreni e che su questi terreni non sia possibile costruire. Ad un certo punto il Comune chiama il privato e gli chiede se vuole ottenere dei cambi di destinazione d'uso a patto però che un 50% venga dato (espropriato) a favore del comune stesso il quale con bando pubblico li destinerà ai costruttori che dovranno attenersi ad una serie di criteri per poter costruire e dopo rivendere. Uno su tutti é il prezzo convenzionato che é molto più basso di quello di mercato, quindi possiamo dire che se il mercato dice 4000 al mq il convenzionato é si e no 1100 al mq.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro