Dichiarato in atto

Opinioni, esperienze e consigli di chi ha scelto la strada del "fai da te" per la compravendita del proprio immobile
Menga
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Iscritto il: lun mar 26, 2007 6:36 pm

Dichiarato in atto

Messaggioda Menga » lun mar 26, 2007 6:46 pm

Ho sentito che è cambiato qualcosa con la nuova finanziara 2007 in merito al dichiarato che si fa in sede di atto notarile.
Premetto che ho acquistato un immobile soggetto ad imposta di registro. Come mi dovrò comportare per non avere problemi con il fisco?
Grazie a chi mi saprà dare un buon consiglio.

diabolico
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Iscritto il: gio feb 22, 2007 7:41 pm

Messaggioda diabolico » lun mar 26, 2007 7:11 pm

Sono cambiati i criteri di determinazione fiscale del valore del bene ai fini dell’imposta di registro.
L’ultima Finanziaria (quella relativa all’anno 2006) aveva introdotto una rilevante e vantaggiosa (per il contribuente privato cittadino) novità: dal 1° gennaio 2006 per tutte le compravendite tra privati, il valore imponibile fiscalmente è quello catastale indipendentemente dal prezzo dichiarato (per la verità molti, non senza correre più di qualche rischio, dichiaravano che il valore pattuito fosse uguale a quello catastale).
Ma ecco l'ulteriore novità contenuta nella Legge 04/08/2006 n. 248:
nel rogito tra soggetti privati, oltre al valore catastale, va comunque sempre denunciato anche il valore reale a cui è avvenuta la compravendita.
Se il Fisco dovesse accertare che tale valore è stato “sottodichiarato” nell’atto, le imposte saranno calcolate in percentuale rispetto al valore di cessione dell’immobile ed inoltre sarà applicata una sanzione pari a metà della differenza tra quanto pagato e il nuovo calcolo delle imposte.
Per il meccanismo “punitivo” eccoti un esempio:
Tizio, privato cittadino, acquista una “prima” casa da Caio (anche lui privato cittadino) pagando un corrispettivo di euro 200mila; il suo valore catastale è di 100mila euro e le imposte dovute sono pari a 3.336 euro (cioè 3% di 100.000 e vale a dire 3.000 di imposta di registro ed euro 168 + euro 168 per imposta ipotecaria e catastale). In base alle vecchie “consuetudini”, nel rogito si dichiarava come corrispettivo della transazione l’importo di euro 100.000 (uguale quindi al valore catastale) e non quello realmente pagato pari ad euro 200.000. Oggi il Fisco se ne accorge e ricalcola le imposte su 200.000 euro che determina in euro 6.336 (cioè 3% di 200.000 e vale a dire 6.000 di imposta di registro ed euro 168 + euro 168 per imposta ipotecaria e catastale). In più applica la sanzione pari al 50% della differenza di imposta non versata e cioè 1.500 euro (6.336 – 3.336 = 3.000 diviso 2 = 1.500) oltre naturalmente gli interessi per ritardato/omesso pagamento.

Neekoli

Re: Dichiarato in atto

Messaggioda Neekoli » lun mar 29, 2021 8:46 am

Niceee


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