catastalmente civile, urbanisticamente rurale?

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doris
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catastalmente civile, urbanisticamente rurale?

Messaggioda doris » lun mar 31, 2008 7:59 pm

Mi sono recentemente iscritta e mando così un saluto a tutti del forum, lo trovo molto bello e pratico.
Premetto che ringrazio tantissimo sin da ora, chiunque vorrà dare una risposta a questo mio quesito:

è possibile che una casa d'epoca insistente in un centro storico di un piccolo borgo medievale sia iscritta al Catasto Urbano con categoria A4 (abitazione civile di tipo popolare) e di contro, negli atti depositati presso l’archivio dell’Ufficio Tecnico del Comune, risulti urbanisticamente ancora rurale, tenendo conto che nel corso degli anni l'immobile non sia mai stato oggetto di alcun tipo di autorizzazione edilizia?
Se poteste essermi d'aiuto ve ne sarei grata :)

doris
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Messaggioda doris » mar apr 01, 2008 5:32 pm

nessuna risposta?

ilmigliore
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Messaggioda ilmigliore » mer apr 02, 2008 9:45 am

ciao doris, benevenuta nel forum-immobiliare

non sono proprio un tecnico ma probabilmente qualcuno dei precedenti proprietari ha provveduto ad accatastare l'immobile in questione (e questo è un bene).

al comune di solito si trovano i progetti e le autorizzazioni per l'edificazione.

spero che chi ne sa più di me ti dia una risposta più esaudiente.

ciao ciao

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » mer apr 02, 2008 12:42 pm

Cara Doris buongiorno, le sarei grato se cliccasse su questo link e leggesse il contenuto alla pag. 9:

http://www.comune.foligno.pg.it/resourc ... %20ICI.pdf

Poi stampi la pagina e si rechi all'Ufficio Edilità del suo Comune e chieda chiarimenti, altrimenti le converrà rivolgersi ad un mio collega, che esercita la libera professione e farsi aggiornare in merito.
Saluti

doris
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Messaggioda doris » mer apr 02, 2008 9:04 pm

Ringrazio tutti delle risposte, comunque non sono stata molto chiara nel formulare il quesito, ora mi spiego meglio. Non sono proprietaria dell'immobile succitato, magari lo fossi... vorrei semplicemente acquistarlo. Circa un mese fa mi sono rivolta ad un privato (non agricoltore) che aveva messo in vendita la casa succitata, e controllando la documentazione in suo possesso ho avuto modo di rilevare che l'immobile era stato accatastato come abitazione civile di tipo popolare A4 ma urbanisticamente risultava ancora rurale. La cosa mi ha lasciata alquanto perplessa: ora chiedo, a voi sicuramente più esperti di me, come sia tecnicamente possibile accatastare al NCEU un'abitazione rurale come civile abitazione pur non avendo effettuato il cambio di destinazione d'uso, da rurale a civile, con il relativo pagamento degli oneri di urbanizzazione?
Un professionista da me interpellato non è stato in grado di darmi una risposte chiara e soprattutto non ambigue, ma è stato anzi un continuo "rimbalzare" approdato in un evasivo "non credo si possa...forse..." quindi ringrazio infinitamente chiunque mi possa aiutare :)

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » mer apr 02, 2008 9:44 pm

Ci vuole, Doris, una visura catastale, uno sguardo alla concessione edilizia comunale e vedere perchè, anche se è consentito, il fabbricato civile è censito nel catasto rurale.
Dipende dal regolamento edilizio comunale e dalle zone censuarie, ecco perchè è una domanda, prima di effettuare qualsiasi preliminare, da fare all'Ufficio Edilità del Comune, per capire se poi si dovrà riaccatastare l'immobile.
Però sarebbe opportuno farsi dare dal promissario venditore la copia del rogito in suo possesso e poi effettuare le ricerche, però prima deve ascoltare la versione del venditore.
Saluti cordiali

doris
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Messaggioda doris » gio apr 03, 2008 11:27 am

Dai terminali dell'Ufficio dell'Agenzia del Territorio, con i dati fornitemi dal proprietario, ho effettuato una visura catastale, rilevando la categoria dell'immobile che risulta essere A4 (abitazione civile di tipo popolare - Nuovo Catastasto Edilizio Urbano), successivamente ho manifestato al proprietario la mia intenzione di effettuare un controllo della conformità urbanistica andando in Comune (Ufficio Tecnico), ma mi ha fuorviata prestamente dicendomi che il fabbricato abitativo, d'epoca seicentesca, seppure insistente in un centro storico risultava ancora essere rurale anche perchè nel corso degli anni non era stato mai oggetto di alcuna autorizzazione edilizia. (Quindi - nessuna - concessione edilizia)
Ora vorrei capire due cose, semplicemente:

a) gli atti relativi ai vari tipi di autorizzazioni edilizie, concessioni edilizie, DIA, etc dei fabbricati di tipo civile, vanno tutti depositati presso l'Ufficio Tecnico del Comune ...e per quanto riguarda i fabbricati rurali vale la stessa regola?

b) come sia tecnicamente possibile accatastare al Nuovo Catastasto Edilizio Urbano come civile abitazione un'abitazione urbanisticamente ancora rurale quindi senza aver chiesto previamente al Comune il cambio di destinazione d'uso, da rurale a civile, con il relativo pagamento degli oneri di urbanizzazione?

Io mi sono fatta una personale opinione: il venditore (ex agricoltore, attualmente impiegato statale) pressato dalla recente legge (L. 286/2006) relativa all'accatastamento dei fabbricati ex-rurali che hanno perso cioè la ruralità oggettiva e non sono più asserviti al terreno si sia affrettato ad accatastare il fabbricato al Nuovo Catastasto Edilizio Urbano come civile abitazione categoria A4, ma contestualmente pur di non pagare gli oneri di urbanizzazione abbia sottaciuto la cosa al Comune. Potrebbe essere plausibile una spiegazione del genere?

Scusatemi se vi ho un pò annoiato, non era nelle mie intenzioni, comunque gradirei che rispondeste almeno ai miei primi due quesiti (a e b). Grazie di nuovo, saluti :)

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » gio apr 03, 2008 12:24 pm

No, cara Doris, non mi hai annoiato affatto, deve soltanto comprendere che certi suggerimenti, A DISTANZA, non si possono dare senza visionare tutta la documentazione in essere.
C'è inoltre bisogno di recarsi di persona a discutere tecnicamente cojn il Capo Servizio Edilità e capire, quindi le consiglio, per non perdere ulteriore tempo, di incaricare un mio collega del luogo, che svolga la libera professione e farsi rilasciare una perizia scritta sulle cose riscontrate.
Solo dopo può decidere se andare avanti o meno.
Un saluto cordiale

doris
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Messaggioda doris » gio apr 03, 2008 1:33 pm

OK, mi avvarò della consulenza di un altro tecnico, ma una risposta in merito ai miei primi due quesiti potreste pregiarvi di fornirmela, dopo tutto ho formulato due domande che vertono su apetti generali. Un si od un no sarebbero, per me, già sufficienti. Non c'è da considerate la situazione del particolare immobile. In attesa di un vostro cortese riscontro in merito saluto cordialmente :)

geomterracciano
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Messaggioda geomterracciano » gio apr 03, 2008 2:06 pm

Doris, non svolgo attività porfessionale da tempo, quindi se non mi sono espresso in maniera certa è perchè le leggi e la normativa cambiano tutti i giorni, quindi non posso rispondere soltanto su reminiscenze professionali.
Chiaro il concetto?
Grazie e cordialità


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