Calcolo delle perdite agevolazione prima casa

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saaimoo
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Calcolo delle perdite agevolazione prima casa

Messaggioda saaimoo » gio mag 08, 2008 10:22 am

Buongiorno a tutti, ho un paio di quesiti per voi...
Nel luglio del 2005 ho acquistato una prima casa al costo di € 105.000 a Milano, che per varie vicissitudini al momento ho la necessità di vendere, il prezzo di vendita è fissato intorno ai 130.000€. Ponendo che io riesca in effetti a vendere a questa cifra... a quanto ammonta e come faccio a calcolare le (eventuali) sanzioni per la perdita delle agevolazioni prima casa qualora non dovessi riuscire a comprare entro un anno un altro immobile? So che tale cifra verrà probabilmente trattenuta dal notaio al momento del rogito... è corretto? Questa prassi è obbligatoria?

L'acquisto di una eventuale successiva prima casa, deve avvenire nel medesimo comune della precedente? (in questo caso Milano)

Vi ringrazio moltissimo per l'aiuto... sono in alto mare!
Buona giornata a tutti!

p.s.
dimenticavo! ho chiaramente (tutt'ora) la residenza presso questo immobile...

ilmigliore
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Messaggioda ilmigliore » gio mag 08, 2008 10:40 am

ciao saaimoo e benvenuto nel forum-immobiliare,

la prassi a cui ti riferisci non è obbligatoria ma è una consuetudine richiesta da un buon notaio per tutelare l'acquisto del bene.

per capire a quanto ammonta la cifra da vincolare devi vedere quanto l'immobile è stato dichiarato nell'atto di acquisto.

esempio:
se lo hai dichiarato 50.000 euro , su questa cifra devi calcolare la differenza di imposta tra 1^ e 2^ casa, ovvero il 7%.
50.000 x 7% = 3.500 + 30% interessi= 4.550 euro .

l'acquisto di un'altra prima casa deve avvenire in qualunque luogo del territorio italiano.

se hai la residenza in quell'immobile e puoi dimostrare di averlo abitato per il maggior periodo non sarai soggetto alla plusvalenza.

ciao ciao

saaimoo
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Messaggioda saaimoo » gio mag 08, 2008 11:20 am

Ti ringrazio infinitamente per la super celere risposta e per il benvenuto.
Mi stai facendo nuovamente respirare... Pensavo a cifre ancora + da capogiro di quella che ti sottopongo qui sotto, non che sia una cifra irrisoria, ma rispetto a ciò che presumevo... :-)

io l'ho comprato a 105.000, credo che il valore dichiarato sia quello... o ci si riferisce al valore catastale? che credo sia di gran lunga inferiore...

Se per ipotesi il valore dichiarato (al momento non lo ricordo, devo visionare l'atto) è di 105.000 (ma scusa non coincide sempre?! averlo saputo prima...) verrei dunque a pagare 9.555€...?
Ma la differenza tra l'acqusito e la vendita (in termini economici) non viene considerata?

>l'acquisto di un'altra prima casa deve avvenire in qualunque luogo del territorio italiano.
L'estero dunque non è contemplato? neanche se mi dovessi trasferire?
Per l'Italia, invece, ovviamente sono escluse le categorie catastali C3? A meno che non volturo... giusto?

Come faccio a dimostrare di averlo abitato per + di un tot? credo che la residenza mi sia stata confermata un annetto dopo l'acquisto... forse intorno a settembre del 2006... ma anche questa info dovrei reperirla perchè non la ricordo con esattezza... ho letto sugli altri post del decreto Bersani... rientrerei nel periodo?

Relativamente al mutuo acceso, invece, sai per caso se devo pagare qualcosa a livello notarile per l'estinzione del mutuo e dell'ipoteca?

Scusa se "mi sono allargate" e ti ho ri-tempestato di domande... Grazie ancora!

ilmigliore
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Messaggioda ilmigliore » gio mag 08, 2008 11:38 am

se hai comprato nel 2005 devi vedere sul rogito il dichiarato in atto.

non è detto che fosse quello che effettivamente l'hai pagato.

molto probabile che sia una cifra più bassa.

la differenza tra acquisto e vendita viene considerato solo per il calcolo della plusvalenza (se c'è) .

n.b. = la plusvalenza è una cosa, la perdita agevolazioni è un'altra. non confonderle.

la normatiova parla di abitazioni nel territorio italiano.

estero e c3 direi che non vanno bene. per il c3 devi cambiare destinazione prima del rogito.

per dimostrare di averlo abitato?
servono certificato storico di residenza, bollette, spese di condominio, ... tutto quello che potrebbe servire per dimostrare l'effettivo uso della casa.
questo nel caso in cui ci fosse un accertamento.

per estinzione mutuo e ipoteca bisogna vedere che tipo di mutuo hai.
devi chiedere in banca a che penali vai incontro e se viene applicato il decreto bersani per la cancellazione.

ciao

saaimoo
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Messaggioda saaimoo » gio mag 08, 2008 11:42 am

la plusvalenza?! :-|
...ehm, sarebbe...? chi decide se c'è?

p.s.

Come non detto! ho letto una tua risposta ad un altro utente... dato che ci ho abitato per la maggior parte del tempo non dovrò pagarla... ma questa % è cmq da versare al notaio nel momento in cui vendo? o sono solo le spese dette sopra da "lasciare" al notaio?

ilmigliore
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Messaggioda ilmigliore » gio mag 08, 2008 3:21 pm

la % è da lasciare in deposito al notaio.

lui la tiene fino a quando non scade il termine di accertamentro dell'agenzia delle entrate (nel caso in cui non compri).

se invece compri entro l'anno dovrai recarti dal notaio con la dichiarazione notarile che effettivamente hai comprato e lui ti restituirà i tuoi soldi.

saaimoo
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Messaggioda saaimoo » gio mag 08, 2008 4:47 pm

Sei stato veramente gentilissimo, ti ringrazio epr tutte le informazioni datemi :-)


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