Vendita di immobile pervenuto per donazione

Hai un quesito legale? Chiedi all'Avvocato un parere. Il servizio è Gratuito! Consulenza Legale, Assistenza Stragiudiziale e Giudiziale.

Moderatore: avv.cinziamodarelli

sirica
Messaggi: 1
Iscritto il: lun mar 30, 2009 6:20 pm

Vendita di immobile pervenuto per donazione

Messaggioda sirica » lun mar 30, 2009 7:02 pm

Mi sto interessando di una compravendita di un immobile pervenuto in donazione all'attuale venditore nel 1993.

Espongo brevemente i fatti:
Tizio muore e gli sopravvivono moglie (Tizia) e due figli (Caio e Mevia). Con successione "ab intestato" lascia in eredità una serie di beni, tra cui un immobile. Tali beni vengono divisi ed assegnati agli eredi. Nello stesso atto di divisione Caio dona la casa assegnatagli ad uno dei suoi due figli (Sempronio). Quindi a noi interessa principalmente la donazione da Caio, ancora in vita, a Sempronio.
Si specifica che Caio è sposato ma separato (non divorziato) e con due figli, Sempronio e Clelio.

Problema:
Si paventa una possibile azione di riduzione degli eredi di Caio all'apertura della sua successione, con conseguente azine di restituzione anche nei confronti dei terzi.

Possibili soluzioni:
A) prospettatami dal cliente su consiglio (a suo dire) di qualche notaio: nell'atto di compravendita da Sempronio al terzo dovrebbe costituirsi anche Clelio (altro figlio) il quale prenderebbe il 50% del ricavato della vendita dichiarando di non aver nulla a pretendere per il futuro.
io dico: divieto di patti successori, strada non percorribile. Ma rimango aperto al dibattito circa questa soluzione.

B) mutuo dissenso e "rientro" del bene nel patrimonio di Caio, donante.
Strada percorribile prima facie, se non ci fosse un grave problema di pesanti pendenze nei confronti del fisco dello stesso Caio, essendo stato assoggettato a fallimento. Rientrando il bene nella sua disponibilità gli verrebbe mangiata subito.

C) vendita di quota del bene da parte dell'attuale proprietario, Sempronio, al fratello Clelio e alla madre, eredi legittimi di Caio, in modo tale che successivamente vendano con vincolo di solidarietà al terzo. Con tale soluzione da una parte potrebbero proporre azione di riduzione, ma dall'altro la stessa sarebbe bloccata dalle garanzie offerte nell'atto di vendita al terzo.
Purtroppo anche questa soluzione non è percorribile a causa dei cattivi rapporti familiari tra Caio e la moglie (sono separati da 20 anni).

D) far passare altri 3 anni e maturerebbe il ventennio entro cui (pare) sia salva la donazione avverso eventuali azioni di restituzioni. Dico "pare" poichè non è chiaro se la disciplina è valida dal 2005 in poi o anche per gli atti di donazione effettuati prima di tale data. Ed in ogni caso tra 3 anni il cliente chissà dove sarà ed io avrò perso tempo e denaro.

Richiesta:
avete qualche altra soluzione per questo caso che coinvolga solo Caio (donante) e i suoi figli (Sempronio e Clelio)????
Grazie.
Antonio

Torna a “Consulenza Legale Online”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite