Prezzo di acquisto su zona 167.

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purbane
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Prezzo di acquisto su zona 167.

Messaggioda purbane » mer ott 06, 2010 9:56 am

Salve a tutti, vorrei esporre la mia situazione, che poi e’ la stessa di moltissime altre persone che, come me, hanno sottoscritto un compromesso nel 2005.
Nel luglio del 2005, appunto, ho sottoscritto un compromesso per l’acquisto di un appartamento in un piano di zona nel comune di Roma in una zona “167” in edilizia economica popolare.
Il prezzo fissato nel compromesso era allora di 167.900 euro (art. 4 del compromesso) piu’ migliorie per 21.400 euro (parte relativa alle migliorie) per un totale di 189.300.
Una clausola del contratto delle migliorie recitava: nel caso in cui il corrispettivo stabilito nell’articolo 4 del contratto principale dovesse aumentare di oltre 1.000 euro per incremento del prezzo massimo di cessione alla fine dei lavori, rispetto a quanto stabilito dallo stesso articolo 4, sara’ applicato un analogo sconto sul corrispettivo di cui al presente articolo.
Tralasciando le vicissitudini intercorse sino ad oggi dove ancora non sono iniziati i lavori, vorrei avere un vostro parere sulle nostre possibilita’ di affrontare un aumento del prezzo convenuto dal compromesso.
Gia’ nel 2008 ci e’ stato proposto e, da parte nostra accettato da tutti, un aumento del prezzo di 30.700 euro nel mio caso. Tale aumento e’ stato giustificato dall’eccessiva onerosita’ sopravvenuta in merito agli accadimenti successivi alla data stipula del compromesso (riclassificazione sismica in base alla nuova normativa, incremento costi sondaggi archeologici e sicurezza sul cantiere, predisposizione strutture per portatori di handicap e adeguamento alla normativa sul risparmio energetico facendo lievitare il prezzo a 220.000 euro.
Nel 2009 il costruttore originario ha ceduto tutto ad un nuovo costruttore.
Questo nuovo costruttore, ricevendo in questi giorni uno dei promissari acquirenti che nel 2005 hanno sottoscritto il compromesso per un appartamento di taglia piccola e che chiedeva disponibilita’ circa la possibilita’ di cambiare per un appartamento piu’ grande viste le modificate esigenze familiari intercorse in questi 5 anni di stasi, gli ha comunicato che il prezzo del suo attuale appartamento era diventato di 190.000 euro contro i 140.000 dopo l’accettazione dell’aumento del 2008.
Questo significa che gli ha comunicato un prezzo aumentato di 50.000 euro secchi, giustificandogli che erano aumentati i coefficienti per la determinazione del prezzo massimo di cessione.
All’epoca della riunione dove ci venne comunicato il passaggio di consegne da un costruttore all’altro ci venne detto anche che chi aveva gia’ firmato il compromesso aveva il prezzo fissato e che non ci sarebbero stati aumenti mentre chi subentrava si sarebbe preso il prezzo derivante dal quadro tecnico economico (qte) aggiornato ad oggi.
Chiedo pertanto a questo forum, possono fare una cosa del genere?
E’ possibile che il nostro compromesso sia carta straccia?
E’ possibile che noi vecchi promissari acquirenti dobbiamo pagare pari pari quanto un nuovo acquirente che subentra ora?
Il prezzo di cessione, qualora superiore a 1.000 euro rispetto a quanto pattuito dal contratto iniziale, non deve essere scomputato dal valore delle migliorie, nel senso che sempre in base al compromesso, la quota di aumento a nostro carico non dovrebbe essere solo di 1.000 euro?
Se all’acquirente dell’appartamento di piccola taglia ha proposto un aumento secco di 50.000 euro, a chi ha sottoscritto un appartamento piu’ grande quale aumento proporra’?
Infine, e’ legale far sottoscrivere un compromesso senza comunicare il prezzo?
Perche’ in effetti di questo si tratta visto che l’importo sottoscritto inizialmente pare non avere alcun valore e che questo sia dato solo dal prezzo massimo di cessione risultante dalla stipula della convenzione con il comune.
Ho acquistato un bene pensando di pagarlo 189.300 e, se sono fortunato, mi verra’ prospettato un prezzo di almeno 100.000 euro piu’ alto, e questa e’ l’edilizia economica e agevolata!
Non voglio assolutamente rescindere perche’ ho aspettato 5 anni ed avrei potuto essermi comprato un'altra casa da subito ed ora che ho atteso tutto questo tempo non voglio assolutamente togliermi da questo piano di zona per, magari, cercare una casa ai prezzi di oggi che sono diversi da quelli di 5 anni fa.
Inoltre non riavrei neanche tutti i soldi perche’ perderei l’iva pagata al compenso dell’agenzia immobiliare che mi ridarebbe solamente l’imponibile!
Un saluto, Piergiorgio.

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