Mutuo tasso fisso. C'è convenienza? - Gennaio '08

Confronti per la scelta tra tasso Fisso, Variabile o Misto
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Mutuo tasso fisso. C'è convenienza? - Gennaio '08

Messaggioda Admin » gio feb 14, 2008 4:02 pm

Stipulare un mutuo a tasso fisso ora, è conveniente.

Rinegoziare mutui a tasso variabile con uno nuovo a tasso fisso può essere di aiuto per la gestione della rata nel bilancio familiare.

L'impennata dell'Euribor e' durata un paio di mesi ed ha portato inevitabili aumenti delle rate per i mutui a tasso variabile, che rappresentano circa il 75% dei mutui in essere.

Con l’inizio del 2008, già dall’inizio di gennaio, si sono iniziati a vedere i primi segnali di allentamento della tensione sui tassi a breve ed in particolar modo l’euribor ad un mese e a tre mesi ha iniziato a scendere un poco.
Tuttavia permane in questi giorni un fatto abbastanza raro che io chiamo finestra temporale anomala: in questo ultimo mese del 2007 e presumibilmente per il mese di gennaio i parametri di riferimento dei mutui a tasso fisso (eurirs 10 anni, 20 anni e 30 anni) sono quasi uguali o addirittura più bassi dei parametri a tasso variabile ( euribor 1 mese, 3 mesi e 6 mesi) il che rende vantaggioso stipulare un mutuo a tasso fisso rispetto ad uno a tasso variabile, anche da un punto di vista finanziario.

Mi spiego meglio, il tasso fisso è sempre stato storicamente più caro del tasso variabile proprio per la sua caratteristica di essere determinato una sola volta al momento della stipula del contratto di mutuo ( obbligando così la banca a comprare a sua volta il denaro sul mercato interbancario ad un tasso fissato subito per tutta la durata del mutuo) e di creare quindi rate tutte uguali per la durata del mutuo.

Il mutuo a tasso fisso è sempre stato apprezzato più per la tranquillità che offriva nel pianificare il pagamento della rata senza possibilità di variazioni piuttosto che per la sua effettiva convenienza finanziaria.

Effettivamente il tasso fisso in un arco di tempo decennale è sempre stato più caro del tasso variabile.

Un contratto di mutuo che ha una durata di 25 anni non può essere esaminato circa la sua convenienza dopo un periodo breve, anche se di qualche anno, l’andamento finanziario del mutuo comparando un tasso fisso ed uno variabile và effettuata almeno su di un arco temporale di 10 anni .

In questo momento però è evidente che contrarre un mutuo a tasso fisso, partendo con dei tassi di riferimento uguali a quelli utilizzati per i tassi variabili, rende conveniente l’operazione perché la tranquillità di avere una rata sempre uguale, che di norma si è sempre pagata con dei tassi di partenza più alti, oggi non la si paga di più dei tassi variabili.

Concludo questa breve riflessione sulla convenienza tra quale tipo di tasso scegliere per un mutuo, se fisso o variabile, soffermandomi a segnalare che il vero metodo da utilizzare per la scelta di quale tipo di tasso applicare al mutuo è: quanto la rata del mutuo effettivamente incide sul bilancio familiare di chi contrae il mutuo.

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