Mutui al 4% nel 2009. Ma non per tutti.

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Mutui al 4% nel 2009. Ma non per tutti.

Messaggioda Admin » gio gen 08, 2009 3:20 pm

Il decreto anti-crisi si applica a tutti i prestiti a tasso «non fisso» accesi prima del 31 ottobre 2008 per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale (a eccezione di case signorili, ville e castelli), il tetto del 4% (comprensivo dello spread), oltre il quale interviene l'integrazione dello Stato, non vale però per tutti i finanziamenti ma soltanto per quelli che al momento della sottoscrizione prevedevano un tasso inferiore a questa soglia (in linea di massima quelli stipulati fra il 2003 e metà 2006). Per tutti gli altri, il limite invalicabile sarà rappresentato dal tasso di interesse complessivo di spread versato in corrispondenza della prima rata.

A dare una mano a questi ultimi contribuisce tuttavia la sensibile riduzione dei tassi Euribor, al quale sono indicizzati i mutui a tasso variabile, i cui valori si sono praticamente dimezzati rispetto ai picchi di inizio ottobre oggi il tasso interbancario a un mese è infatti ulteriormente sceso al 2,51%, 2,80% quello a 3 mesi.

La disposizione, contenuta nel decreto anti-crisi (DL 185/2008) approvato a fine novembre, è già efficace per tutte le rate in scadenza dal 1° gennaio 2009.
I sottoscrittori di mutui a tasso “non fisso” è probabile che in questi giorni si vedano ugualmente addebitare sul conto corrente l'importo originario (con applicato un tasso superiore al 4%), senza alcuna traccia del contributo dello Stato previsto dal Dl 185/2008 per una serie di difficoltà di carattere organizzativo che le banche stanno incontrando nell'applicazione del decreto. I risparmiatori, in ogni caso, non avranno niente da temere, perché lo sconto (quando dovuto) arriverà ugualmente. «Il mutuatario – spiega infatti la circolare del ministero dell'Economia del 29 dicembre scorso – deve naturalmente essere tenuto indenne da ogni effetto di tali ritardi. In particolare, ogni contributo deve essere accreditato con valuta del giorno di scadenza a cui è relativo».

La circolare, invitando le banche ad adoperarsi per contenere al massimo eventuali ritardi, fissa anche a fine febbraio il lasso di tempo ragionevole entro il quale gli istituti di credito dovranno adeguarsi alle nuove norme. Nel testo sono contenuti anche alcuni chiarimenti interpretativi che aiutano nella concreta applicazione delle disposizioni. Le rate interessate dal provvedimento, anzitutto, sono quelle da corrispondere nel corso del 2009 e il «tetto» del 4% si applica all'intero importo della rata e non solo al rateo riferibile all'anno in corso.

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