A distanza di un bel po di giorni dalla rottura di un vetusto elettrodomestico spacciato per lavatrice, il locatore continua a rimandare il nostro incontro con la solita scusa di tutti i proprietari: "non ho tempo" e recentemente con la nuovissima: "Quello che avevo da dirvi, vel'ho detto".
Per l'unico giorno nel quale ci è stato concesso un incontro, era sabato 21/11/2009, accade l'ennesima magia: durante la notte precedente salta l'impianto elettrico, con relativa fusione dei cavi (abbrustoliti) in una delle tante "scatolette" disposte per la casa (la più vicina a quel che, noi inquilini, definiamo erroneamente "salvavita").
Il sabato suddetto, alla luce di quanto accaduto, il proprietario si vede costretto a non poter rimandare il suo appuntamento con noi (il più delle volte non si è presentato senza neppure avvisarci) quindi viene e... spreca un'ora della sua vita (e della nostra) tentando di sistemare quei fili, senza permettermi di dare un'occhiata, quindi va via lasciandoci senza corrente elettrica e senza aver discusso della lavatrice con la scusa di avere un impegno.
Lo invito a tornare più tardi o la domenica seguente e lui risponde che lunedì si sarebbe ripresentato con l'elettricista.
Non potevamo tuttavia stare due giorni a lume di candela, pertanto in 5 minuti al massimo ho ripristinato in modo provvisorio i collegamenti di casa (e questo lascia intendere che forse lui, in realtà, temporeggiava).
Lo si avvisa della temporanea soluzione, chiedendogli però di presentarsi ugualmente con l'elettricista lunedì mattina.
Ovviamente non essendo il mio mestiere, non sono sicuro di aver fatto tutto per bene e comunque, il parere di un esperto servirebbe più che altro a capire come mai si è verificata una situazione simile: i fili erano squagliati assieme alla scatolina che li conteneva ma il salvavita non era scattato e il flusso di corrente era stato interrotto soltanto dal contatore dell'ENEL (ho sottolineato più volte al locatore che IL SALVAVITA NON E' SCATTATO e che il guasto si è verificato di notte, mentre si dormiva, quindi senza particolari utilizzi della linea elettrica).
Lunedì? L'ennesimo bidone. Non si presenta e non avvisa.
Martedì lo si telefona chiedendo spiegazioni e lui risponde: "Antonio ha risolto, forse quando ho tempo vengo con l'elettricista"
Credo si sia sbagliato ancora una volta a scommettere sul suo buon senso, visto che ci stiamo lavando i panni a mano da ormai un mese e mezzo: vedremo se dopo aver ricevuto una raccomandata, questo signore 52enne riuscirà finalmente a dedicarci un po dei suoi preziosissimi minuti.
Vorrei sapere pertanto quale deve essere la documentazione da allegare alla raccomandata, in merito a:
- Richiesta sostituzione elettrodomestico guasto e di "non conveniente riparazione" (come faccio a definire in modo oggettivo che non conviene ripararlo?);
- Richiesta riparazione impianto elettrico (o forse messa a norma, come lo si determina?);
- Richiesta della giustificazione delle spese accessorie: il locatore, da contratto, riceve 4800€ annui come quietanza delle spese inerenti al servizio di pulizia, manutenzione dell'ascensore, fornitura dell'acqua, del riscaldamento e spurgo dei pozzi neri ma, molto probabilmente, questa cosa nasconde un illecito fiscale.
- Richiesta di un eventuale risarcimento danni.
Avendo, in questo periodo, una situazione personale un po particolare, non posso recarmi subito al SUNIA e temo di essere l'unico in casa ad avere un minimo di conoscenze legali.
Spero di non recare troppa noia con i miei post!
Cordiali saluti al forum!
Grazie anticipatamente!
Ant.
